GUIDA ALL'ASCOLTO :
Il 20 luglio , ricorre la Giornata Mondiale della Luna , data in cui l’uomo camminò per la prima volta sul satellite nel 1969 , evento considerato dalla NASA come “ la più grande conquista tecnologica di tutti i tempi ” .
Ma lasciate che vi racconti il processo creativo di questo brano . . .
Da sempre sono stato ossessionato dalla luna e dal suo fascino misterioso . Per anni ho tentato invano di mettere in musica le sensazioni che provo quando alzo gli occhi al cielo per guardarla . Quest’anno nel mese di febbraio , ho avuto l’influenza . Mi trovavo a letto , quando ho cominciato a ripensare a quei momenti in cui , durante l’estate , uscivo sul terrazzo di casa mia a tarda notte per guardare la luna , immersa nel cielo stellato , soffermandomi anche sui pianeti e le costellazioni visibili . E proprio in un momento apparentemente banale , in cui non potevo far altro che restare a letto aspettando che la febbre passasse , è nata nella mia testa una musica sognante che rappresentava esattamente tutte le mie sensazioni ed emozioni legate alla luna . Dopo anni , finalmente , ero riuscito a creare ciò che desideravo . Nonostante non fossi in forma , ho deciso di alzarmi per scrivere la partitura , consapevole del fatto che altrimenti , nel giro di poche ore , ne avrei dimenticato la melodia .
La mia “ gymnopédie au clair de lune ” nasce come un brano per pianoforte solo . Nel corso dei mesi , però , questa musica ha continuato ad evolversi , dapprima aggiungendo gli archi e successivamente diventando una vera e propria canzone . Il suo testo , in lingua francese , è una sorta di breve “ poesia ” di soli 6 versi che parla un po’ del mio modo di immaginare il ruolo che può avere la luna nella nostra vita . Ho sempre pensato che essa abbia il potere di fare da tramite tra le persone . . . Immaginate una coppia di innamorati che si trovano distanti fisicamente , ma riescono comunque a sentirsi vicini perché sanno che in quel preciso momento stanno guardando la stessa cosa , lo stesso cielo , la stessa luna . Questo può anche valere per quelle famiglie che si sono trovate costrette a separarsi a causa della guerra e che non hanno altro se non la luna per sentirsi ancora vicini , nonostante tutto .
Non potevo non affidare questo testo alla voce meravigliosa di Aurora Tresa , che ringrazio per l’entusiasmo e la bravura con cui lo ha interpretato e che tra l’altro ha potuto seguire l’intero processo creativo di questa musica , fin da quella giornata di febbraio in cui è nata .
Ringrazio anche Giuseppe Giannetto , che ci ha permesso di invadere il suo “ home studio ” per registrare la voce di Aurora .
Non voglio dilungarmi ulteriormente . . . Vi lascio all’ascolto di “ gymnopédie au clair de lune ” che potete trovare su tutte le piattaforme di musica digitale , insieme alla sua versione per pianoforte solo e ad un breve interludio che , riproponendo lo stesso giro armonico , fa da cerniera tra le due tracce . Concludo suggerendovi di provare ad ascoltarla durante una notte limpida , possibilmente in un luogo all'aperto , silenzioso e illuminato dalla sola luce della luna , che ovviamente vi invito a guardare . E se vi fa piacere , sentitevi liberi di condividere con me le vostre sensazioni . . .